Gli inquirenti hanno interrogato il principale sospettato dell’omicidio di Michelle Causo: le sue motivazioni non convincono.
Uccisa e trasportata in un carrello della spesa per il quartiere di Primavalle, prima dell’abbandono del suo cadavere vicino ad alcuni cassonetti: questa la fine di Michelle Causo, ragazza che ha tragicamente perso la vita questo mercoledì. Il principale sospettato per il suo omicidio resta il fidanzato minorenne ed originario dello Sri Lanka.
“Abbiamo avuto una lite, perché mi doveva una trentina di euro“, questa la motivazione che il killer avrebbe dato agli agenti. A riportare queste parole è “Il Messaggero” ed il quotidiano sottolinea anche che gli inquirenti stiano dubitando fortemente di questa versione.
Il reale movente
Per gli inquirenti sembra impossibile che un delitto così efferato si sia verificato per un debito di 30 euro ed infatti le indagini stanno proseguendo. Non sono stati trovati segni di violenza sessuale sul corpo di Michelle, una delle piste sondate dagli agenti, ma un altro possibile movente resta quello della droga: il fidanzato era un aspirante “trapper” e spesso lo si vedeva fumare spinelli nei video che pubblicava online.
Gli inquirenti, prima di confermare o negare queste ipotesi, attenderanno i risultati dell’autopsia, che comprenderà anche un esame tossicologico, e le analisi dei cellulari della vittima e del principale sospettato.